Ucraina
Signore e signori,
L'Ucraina ha chiaramente scelto l'Unione europea. Il nostro impegno come cittadini e la nostra missione come leader è di rispondere sempre più avanti.
In linea con la nostra richiesta di accelerare l'adesione dell'Ucraina all'UE, chiediamo che sia firmato molto rapidamente un "partenariato strategico" tra l'Ucraina e l'UE volto a rafforzare i legami già stabiliti e soprattutto ad amplificare quanto prima il sostegno economico e umanitario dell'UE e quindi una cooperazione prioritaria sostenibile sui seguenti punti :
- Costruire una nuova economia basata sul rilancio dei settori prioritari (industria, energia, agroalimentare, tecnologie avanzate e aeronautica, immobiliare, ecc.), commercio (agricoltura, informatica e servizi avanzati, ad esempio nel settore finanziario) e scambi scientifici, accademici e culturali al fine di promuovere, la conoscenza reciproca e lo scambio tra i popoli e i cittadini dell'UE e dell'Ucraina.
- Il ripristino di condizioni di vita dignitose per gli edifici abitativi e le infrastrutture di trasporto, le infrastrutture sanitarie e l'assistenza ai feriti e ai disabili, terreni agricoli vitali per la produzione agroalimentare e sicuri per gli abitanti, insistendo su aiuti massicci per lo sgombero delle mine e sul ritorno delle persone costrette a spostarsi.
- L’aiuto a ripristinare l'ambiente che è stato degradato o distrutto su circa il 15 % del territorio.
- Di conseguenza, sarà istituito un ulteriore sostegno al bilancio dell'UE per l'Ucraina.
È quindi importante andare al di là dell'attuale aiuto dell'UE a questo paese fortemente colpito ed entrare in una fase che potremmo chiamare preadesione. Questa fase dovrebbe inoltre, a nostro avviso, avviare un quadro permanente di dialogo tra i leader e i cittadini dei 27 Stati membri dell'UE e dei paesi candidati, promuovendo la promozione e lo sviluppo dei valori europei, conformemente all'articolo 2 del trattato UE, al fine di rafforzare il processo di integrazione europea sul modello della Conferenza sul futuro dell'Europa, al fine di creare solidarietà nella pratica e nello spirito.
È decisamente urgente avviare al più presto i negoziati di adesione con i Paesi candidati, compresa l'Ucraina.
Questo è il significato della nostra storia, è la nostra dignità e il nostro dovere di europei.
Philippe LAURETTE
Presidente dell'Associazione Jean Monnet
Thierry JEANTET
Presidente del Mouvement d'Action Réflexion pour les Réformes Sociales
Monica RADU
Presidente UE-Atto umano
Miguel MARTIN RAMOS
Vicepresidente dell'Associazione Jean Monnet
Capo delegazione della Fondazione YUSTE a Bruxelles
Lieven TAILLIE
Presidente onorario dell'Associazione dei giornalisti europei in Belgio
Edouard PFLIMLIN
Giornalista, ex ricercatore in relazioni internazionali presso IRIS
Sophie MARIE
Comitato di gestione dell'Associazione Jean Monnet
Perché questa chiamata ora?
Accelerare l'adesione dell'Ucraina all'UE era una questione urgente e sta diventando una priorità, vista la preoccupante influenza di organizzazioni e poteri filorussi qua e là nelle nostre democrazie e le posizioni degli Stati Uniti, sempre più incerte a causa delle politiche interne e del conflitto israelo-palestinese, che in questi giorni è comprensibilmente al centro della scena.
L'Unione europea è quindi chiamata a rispondere ulteriormente, dando all'Ucraina e agli altri Paesi candidati chiari messaggi sul percorso da seguire, in particolare per quanto riguarda la mobilitazione e la concessione dei fondi necessari per consentire all'Ucraina e agli altri candidati di aderire.
La nuova e terribile tragedia in Medio Oriente, che si aggrava di giorno in giorno dal 7 ottobre, non deve essere usata come scusa per rallentare il processo.
Al contrario, dobbiamo accelerare ed europeizzare l'Europa centrale e i Balcani, come previsto dai trattati istitutivi dell'UE, in modo da garantire il futuro dell'Unione europea come garante della prosperità e della pace.
Le conclusioni del Vertice del Consiglio europeo dell'ottobre 2023 sono deludenti da questo punto di vista e mostrano l'agorafobia, la falsa cautela, dei nostri leader nazionali, mettendo così a rischio il futuro geostrategico dell'Unione europea e persino la sua unità.
Ci incoraggiano, in quanto cittadini europei preoccupati e impegnati, a ricordare ai nostri leader e ai nostri politici questa sfida che, se non viene affrontata in modo efficace, rischia di mettere a repentaglio la sopravvivenza del progetto europeo avviato nel 1951 con la Dichiarazione Schuman, concepita e redatta dall'équipe di Jean Monnet e Robert Schuman.
In cosa si differenzia da altri appelli per l'Ucraina?
I firmatari dell'appello, tutti europei impegnati, hanno la visione di un'Europa che prende l'iniziativa, capace di riequilibrare la situazione globale e di innescare processi di pace.
I nostri amici ucraini ci costringono a dare un contenuto concreto alla cittadinanza europea e alla solidarietà che ne deriva.
Si ispirano al lavoro di Jean Monnet e al suo metodo di lavoro ...
Quali sono i punti chiave?
Accelerare significativamente la procedura di ammissione nel rispetto delle condizioni.
Questa dovrebbe essere anche l'occasione per esaminare le domande dei Paesi che sono ancora in attesa (Moldavia, ecc.).
Cosa intendiamo per "partenariato strategico"?
L'UE e l'Ucraina hanno già firmato dei partenariati, e questa volta dobbiamo estendere ciò che è già stato raggiunto in modo da ottenere immediatamente uno status di "pre-ammissione".