Stati Uniti d'Europa

Comitato d'azione per gli Stati Uniti d'Europa – Comunicato stampa
Il 12marzo 2025, il Parlamento europeo, facendo eco al "Protocollo sull'Unione europea di difesa"[1] pubblicato dal ricostituito Comitato d'azione Monnet per gli Stati Uniti d'Europa, ha invitato il Consiglio europeo ad attivare le varie disposizioni dell'articolo 42 del Trattato di Lisbona per istituire una difesa comune europea.
Questo aprirà la strada alla creazione di un Sistema di Difesa Europeo (EDS) autonomo, con una propria catena di comando, responsabile della difesa territoriale. Questo sistema non dipenderà dalla volontà dell'attuale Presidente degli Stati Uniti e renderà operativa la clausola di assistenza reciproca prevista dall'articolo 42, paragrafo 7, del Trattato.
Sosteniamo quindi pienamente questo appello urgente all'azione del Parlamento europeo in vista della riunione del Consiglio europeo del 20 marzo 2025. Chiediamo al Presidente Costa e all'Alto Rappresentante di proporre agli Stati membri l'attivazione dell'articolo 42, paragrafo 2, del Trattato UE per la creazione di questa difesa comune. Se non si raggiunge l'unanimità, chiediamo che un ampio gruppo di Stati membri istituisca il proposto Sistema di Difesa Europeo (SED) sulla base della Cooperazione Strutturata Permanente (PESCO), prevista dall'articolo 46 del TUE. Questa cooperazione istituzionale strutturata permanente rimane aperta a tutti gli Stati membri che desiderano aderirvi.
Dobbiamo ricordare agli Stati membri che una difesa europea non può ridursi a singole proposte di riarmo, che potrebbero anche portare a sprechi e inefficienze se non adeguatamente coordinate a livello europeo. Non ci sarà un'Unione Europea della Difesa in quanto tale senza le necessarie dimensioni politiche, strategiche e operative.
Dobbiamo inoltre sottolineare che qualsiasi Unione Europea di Difesa sostenibile deve anche superare i veti nazionali e l'approccio intergovernativo, garantendo così un adeguato controllo parlamentare e democratico dell'EDS. Ricordiamo quindi al Consiglio europeo il suo obbligo legale di agire sulla proposta del Parlamento di riformare il Trattato di Lisbona in senso federale e invitiamo il Presidente Costa a sollevare con urgenza la questione con gli Stati membri.
Le massicce manifestazioni popolari del 15 marzo che hanno avuto luogo in diverse città europee, da Roma a Tbilisi, confermano che esiste un forte sentimento popolare a favore della democrazia, dell'integrazione europea e della resistenza dell'Ucraina, nonché contro l'imperialismo di Putin e Trump e dei loro alleati in Europa. Chiediamo ai popoli europei di influenzare i loro leader nazionali e di scegliere di unirsi in una federazione, e chiediamo al Consiglio europeo di ascoltare queste forti voci.
Infine, ci impegniamo a incoraggiare la mobilitazione popolare per un'Europa più unita mentre ci avviciniamo all'80° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale e al 75° anniversario della Dichiarazione Schuman.
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[1] PR | È tempo di un'Unione Europea di Difesa. Memorandum del Comitato d'azione per gli Stati Uniti d'Europa - Unione dei Federalisti Europei