Scomparsa Giorgio Napolitano

La scomparsa del Presidente Napolitano, causa di profonda tristezza per la Associazione Jean Monnet che si unisce al cordoglio di tutti gli europeisti e vuole esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia.

Claude Truong-Ngoc / Wikimedia Commons

Giorgio Napolitano è stato protagonista della politica italiana per oltre 50 anni, ricoprendo importanti ruoli istituzionali sia in Italia che all’estero.
Le sue prime esperienze internazionali sono state molteplici, negli anni ’60 fu rappresentante dell’Italia presso le Nazioni Unite occupandosi di quali il disarmo nucleare e la decolonizzazione.

Nel 1975, Napolitano come ministro degli Affari esteri nel governo di Aldo Moro svolse un ruolo importante nella politica europea, contribuendo alla nascita del Trattato di Roma. Fu Europarlamentare e due volte Presidente della Repubblica.

Napolitano è sempre stato guidato da una una convinta passione europeista, se pur accompagnata da espliciti e ripetuti richiami a rafforzare le istituzioni europee e a dar vita a una vera unione politica, perché la moneta da sola non può bastare a creare quel necessario cemento che dalle istituzioni deve trasferirsi ai cittadini europei. La sua ammirazione per Jean Monnet è stata espressa in molteplici occasioni e lo ha spinto a scrivere la prefazione alla edizione italiana delle memorie, prefazione nella quale scriveva: "Ritengo molto meritoria la pubblicazione e la distribuzione delle memorie di Jean Monnet, pubblicate in italiano con il titolo "Cittadino d' Europa", che rileggo sempre con interesse e ammirazione come una testimonianza straordinaria su cosa il nostro Continente è stato e su cosa potrà essere se non verrà smarrito il ricordo dell' insegnamento e dell' opera paziente di Monnet".
In una lectio magistralis del 2012 Napolitano diceva “Non possiamo fermarci” – Jean Monnet lo scrisse già nel 1976 – “quando attorno a noi il mondo intero è in movimento”. E quanto, da allora, il mondo si è mosso : trasformandosi in un mondo globalizzato, nel quale lo spostamento radicale, lontano dall’Europa, del baricentro della crescita economica e delle relazioni internazionali, ha determinato un indubbio rischio di irrilevanza o di marginalizzazione dell’Europa.
La lezione di Napolitano e quella di Monnet convergono e sono ora più che mai attuali nella visione di un’Europa che deve pensarsi come parte attiva di uno scenario globale.
L'Associazione Jean Monnet è stata fondata nel 1986 e il suo primo presidente è stato Etienne Hirsch, ex collaboratore e amico di Jean Monnet.
Il suo obiettivo è quello di creare un ponte tra il passato, il presente e il futuro dell'Unione europea, di spiegarne l'attualità e i valori fondanti della pace, dell'unione, del perseguimento dell'interesse comune, della tolleranza e del progresso, in particolare attraverso la vita e gli insegnamenti di uno dei suoi principali padri fondatori, Jean Monnet.
Nel corso degli anni, l'Associazione ha intensificato le sue attività per promuovere la memoria di Jean Monnet e, più in generale, l'identità europea.

Estratto della lettera di condoglianze inviata a Sua Eccellenza Emanuela D'Alessandro, Ambasciatore d'Italia a Parigi.

Philippe Laurette
Presidente

Gianluca Pastorelli
Vicepresidente

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